martedì 29 giugno 2010

L'amante di Lady Chatterley (David H. Lawrence)

Un romanzo di inizio novecento - scritto tra il 1925 e il 1928 - che è stato considerato osceno e a lungo bandito dalle biblioteche (che se pur l'avevano non lo davano in prestito) ma letto di nascosto da lettori di ogni età. Uno di quei romanzi che fanno parte della letteratura erotica classica, passato alla storia non solo per i riferimenti ad atti sessuali espliciti ma anche (o forse soprattutto) per lo scandalo segnato dal rapporto extraconiugale tra una donna di alto ceto, una borghese, ed un uomo appartenente ad una classe inferiore. Un lavoratore. Un servitore. Il servitore del marito di lei. Un romanzo messo all'indice in tutta Europa. Soprattutto in Inghilterra dove venne pubblicato solo negli anni '60.
L'edizione che ho letto io è Mondadori ed ha una copertina azzurra di quelle di carta, che vengono applicate su una copertina rigida piuttosto anonima.

L'ho preso in prestito in biblioteca - per questo non so dire quanto costi - faceva parte di una serie di libri allegati nel 2002 ad un periodico (o quotidiano, non ricordo bene) per cui non so dirne il prezzo. Non è un testo acquistato in libreria ma avuto in omaggio con altra pubblicazione e inserito nel patrimonio bibliotecario del mio comune.
E' stato pubblicato in diverse edizioni e in diversi periodi per cui in circolazione se ne possono trovare di diverso formato, copertina e con traduzione curata da diverse persone.
In 336 pagine scritte fitte fitte l'autore, David H. Lawrence (con traduzione di Serena Cenni), racconta la storia d'amore di Lady Chatterley, al secolo Constance Steward Reid, chiamata comunemente Connie, con il guardiacaccia Oliver Mellors: un uomo alle dipendenze del marito di lei, Sir Clifford Chatterley, paralizzato dalla vita in giù e costretto sulla sedia a rotelle. Incapace di camminare, impossibilitato ad avere rapporti intimi con la sua donna così come impossibilitato ad avere figli.

Una storia d'amore e di sesso che si intreccia con la storia di un'Inghilterra industrializzata, squallida, fredda, insensibile, volta solo all'ottenimento di denaro e allo sfruttamento della classe operaia. La classe operaia. Quella classe di inetti lavoratori che non hanno capacità di pensiero che non sia collegato alle proprie mansioni. Una classe da considerare inferiore in tutto e per tutto. Il grigiore dell'Inghilterra industrializzata viene contrapposto alla fresca descrizione di scenari naturali, incontaminati, ricchi di vita pulsante e feconda. A fronte di ciò, un'industrializzazione che appiattisce tutti e tutto sull'altare del dio "ricchezza". In questo contesto la differenza di classi sociali è fortemente sottolineata tra le pagine, con parole che arrivano come una lama tagliente dritta al cuore della questione.
E' questo il punto.
Sta qui lo scandalo.
Non è tanto il fatto che Connie abbia tradito suo marito, così come non sono le scene di sesso descritte in modo per niente volgare ed osceno (ovviamente questo lo dice una lettrice del 2010... all'epoca magari il comune senso del pudore avrebbe fatto dire diversamente... non che io non ne abbia, il senso del pudore, intendo, ma non trovo che le descrizioni di amplessi che sfociano per lo più nella reciproca soddisfazione sessuale siano scandalose, oscene, volgari o pornografiche. Assolutamente).

Tra le pagine si legge più il disgusto per l'idea che una nobildonna possa aver tradito suo marito, o - a prescindere dal tradimento - possa aver avuto rapporti intimi con un uomo di un ceto sociale più basso. E' questo che sconvolge l'ordine delle cose. E' questo che, probabilmente, disturbò maggiormente i lettori illustri dell'epoca. Non il resto. Lo stesso Clifford Chatterley non disdegna l'idea che sua moglie possa avere un figlio da un altro uomo (e ciò, ovviamente, presupporrebbe un tradimento alla fedeltà coniugale) anzi è lui che le chiede di pensare seriamente a dare un erede ai Chatterley che, pur essendo concepito da un altro uomo, sarebbe riconosciuto come suo e cresciuto come si deve. Sapere, però, che è un guardacaccia ad aver avuto rapporti fisici con sua moglie lo sconvolge, lo scandalizza, lo irrita.

Il linguaggio che viene usato nel descrivere la storia tra lady Chatterley e suo marito è un linguaggio chiaramente volto a rendere l'idea di una vita grigia, piatta, vuota per la giovane Connie. Lei, che ha sempre cercato il feeling intellettuale con i suoi uomini prima che quello spirituale, sentimentale o sessuale, si ritrova a vivere in una residenza che le sembra oramai una prigione. Nessun contatto fisico con suo marito rispetto al quale dorme in una camera separata. Nessun contatto fisico che sia mosso da una qualsiasi forma di amore o complicità, di desiderio fatta eccezione per quel contatto obbligato e sempre uguale che richiede il doversi occupare di suo marito disabile nelle sue operazioni di vita quotidiana, in ciò che non riesce a fare da solo.
Connie si è annientata, ha sempre lasciato che qualcuno guidasse la sua esistenza in una direzione obbligata che però rischia di portarla verso la rovina. Rovina fisica, perché il suo corpo sembra aver vissuto milioni di anni, tale è lo stile di vita che ha assunto. Rovina mentale, perché costretta ai soliti, abitudinari discorsi con un marito che oramai sente troppo distante da se.

Oliver Mellors entra nella sua vita per caso, in un momento in cui tutto cercava tranne che la complicità di un uomo. E' un uomo schivo ma evidentemente di livello culturale ed estrazione sociale diversa dal resto degli operai, pur vivendo una vita da semplice sottoposto. Con lui Connie instaura uno strano rapporto. Un rapporto di odio e amore, di piacere ed anche indifferenza, a volte. Un rapporto fisico intenso per lui, strano per lei, ma comunque appagante. Si sente nuovamente viva da quando Mellors ha risvegliato la femmina che è in lei, da quando le sue mani hanno saputo toccare le giuste corde del desiderio, da quanto la sua prestanza fisica si è messa a servizio del piacere di lei.
Un tradimento nascosto agli occhi di tutti, una storia di sesso e di sentimento che non potrà restare per sempre nascosta e segreta agli occhi degli altri.

Connie è una sovversiva. Una sovversiva dell'ordine naturale delle cose che - a quell'epoca - la vorrebbe tranquilla accanto ad un marito facoltoso che non le fa mancare nulla. Nulla di materiale, perché per il resto... Lei si ribella allo stato di cose che dovrebbe invece rassegnarsi a subire e si ribella senza rendersene troppo conto, all'inizio, ma dando una spallata ad un sistema che resta scandalizzato dal suo modo di fare così impertinente ed offensivo per la società borghese tutta.

A parte questo concetto - più o meno condivisibile... che io non condivido ma, lo ripeto, sono una lettrice del 2010 - dello scandalo dovuto all'incontro "fisico" tra appartenenti a classi sociali diverse, ciò che meno mi è piaciuta è la parte iniziale di un romanzo che secondo me parte un po' troppo lentamente. Un po' noiosi i dialoghi sul lavoro, sull'economia, sulle miniere. Prima di entrare nella storia vera e propria bisogna quasi arrivare a metà del libro per poi vivere un'accelerazione delle vicende che mi ha portata ad essere impaziente di arrivare alla fine. L'autore è molto meticoloso nelle descrizioni degli ambienti, dei paesaggi, delle scene ma molto delicato nei riferimenti relativi a momenti di passione tra i protagonisti (non dico tra i due perché Connie avrà anche un altro amante, prima di Mellors).

E poi il finale.
Mi è sembrato un finale aperto. Uno di quei finali che appaiono un tantino prevedibili e che lasciano spazio ad un prosieguo per capire come realmente la storia va a finire, cosa ne sarà di quei personaggi.
Anche quel senso di accettazione/rifiuto che pervade Connie nei confronti di Mellors mi ha un po' disturbata soprattutto quando, nel descrivere momento intimi, lady Chatterly passa quasi come una martire che subisce l'impeto altrui... ma non è affatto così.
Tirando le somme L'amante di Lady Chatterley mi è comunque piaciuto. Un racconto carico di sensualità, raccontato da una "penna maschile" - visto che l'autore è un uomo - che, pur non scendendo troppo in dettagli, rende i momenti di incontro tra Connie e il guardacaccia come momenti intensi, sempre... Gli assegno quattro stelline per via della prima parte un po' troppo lenta e per il finale un po' scontato. Ma mi è piaciuto.

Una curiosità: sembra che la storia sia ispirata al reale tradimento della moglie di Lawrence e solo anni dopo dalla pubblicazione del libro si scoprì che il personaggio del guardiacaccia era un italiano, tal Angelo Ravagli, intervistato prima che morisse da Alberto Bevilaqua che ha poi scritto un libro sulla vera storia che ha ispirato il romanzo. "Attraverso il tuo corpo".
***
L'amante di Lady Chatterley
David H. Lawrence
Mondadori
336 pagine

Nessun commento:

Posta un commento