sabato 24 dicembre 2011

Letterina a Babbo Natale...

Caro Babbo Natale… è la terza volta che ricomincio a scrivere questa letterina dopo averne stracciate alcune che proprio non mi piacevano.

E' da un po' di tempo che non ti scrivo e devo ammettere di sentirmi un po' in colpa nel farlo… non è bello ricordarsi di te solo quando c'è qualche cosa da chiedere, quando si desidera qualche cosa da trovare sotto l'albero e poi dimenticarsi della tua esistenza per tutto l'anno… E forse è proprio per questo che ho smesso di scriverti, tanto tempo fa… per evitare di continuare a sentire addosso questo senso di colpa ogni volta che, aprendo il mio pacchetto che avevi lasciato sotto l'albero, mi pervadeva nella consapevolezza di essere un tantino egoista…. Un po' come tutti, insomma. Che ti archiviano già il 26 dicembre per ricordarsi di te più o meno 360 giorni dopo….

Ma ora sono qui. E ci provo a scriverti una letterina.

Anche se la tua identità non è più un mistero, per me, ed anche se materialmente non hai più trovato le mie letterine nella tua cassetta della posta, io ho sempre sentito la tua presenza…. Quella magia che ogni anno avverto nel periodo di Natale, quella sensazione di serenità che le lucine dell'albero di Natale mi hanno sempre trasmesso… le ho sempre considerate come dei piccoli tesori da conservare nel profondo del mio cuore anche quando tutto il resto, attorno, era meno scintillante e molto più triste.

Meno scintillante, perché crescendo mi sono resa conto che non a tutti è riconosciuto lo stesso diritto di sognare e di sognarti, di immaginare le tue renne volare in cielo, di sentire i campanelli che accompagnano il tuo arrivo. Meno scintillante perché ho capito che molti di quei bambini che nemmeno conoscevo non avevano neanche un pezzo di pane da mangiare, mentre io avevo di tutto e di più…. Crescendo ho iniziato a sentirmi prima impotente, poi responsabile. Responsabile per i tanti sprechi quotidiani, responsabile per i piccoli comportamenti ai quali non si fa mai caso ma che, messi tutti insieme, rappresentano davvero una mancanza di rispetto verso chi era meno fortunato di me. Ma non sono qui a chiederti di far scomparire la fame nel mondo… no… sono certa che se avessi potuto farlo l'avresti fatto già da tempo… sono qui a chiederti di rendermi sempre più responsabile anche per quei bambini…. Perché credo che  da tanti piccoli gesti quotidiani possa dipendere un futuro migliore. Un futuro che non può essere affidato ad una magia natalizia… ma che dipende da ognuno di noi.

Meno scintillante perché ho iniziato a capire che tante mamme - mamme come la mia, mamme come ora lo sono io - non potevano vedere gli occhi sereni dei loro bimbi…. Perché i loro bimbi non erano con loro. Bimbi smarriti, bimbi rubati, bimbi lasciati davanti ad un portone sulla scia della disperazione…. E non ti chiedo di riportare tutti questi bimbi alle loro mamme… No, se avessi potuto farlo credo che l'avresti fatto già. Ti chiedo di darmi il coraggio di non restare indifferente davanti alla sofferenza di tante mamme... Mamme sconosciute, ma il cui dolore è lo stesso che proverei io se non potessi più perdermi negli occhi dei miei bimbi.

Un Natale più triste… perché ho iniziato a capire che tutt'attorno quello che interessava era l'apparire, il "dare" che non arriva dal cuore ma che è dettato dall'abitudine, da una fredda indifferenza a volte, ma pur sempre dare… un "dare" di facciata… che rattrista il cuore. Non ti chiedo di fare in modo che tutti coloro che mi sono accanto tornino a pensare con il cuore prima che con il portafogli…. Non ti chiedo questo. Ti chiedo di mantenere viva in me quella voglia di dare per vedere negli altri la gioia di un pensiero gentile… per leggere nel viso di chi riceve i miei sempre modesti doni quella luce che arriva davvero dal cuore… e non da un pacco grande e grosso incartato di fretta o fatto incartare da mani sconosciute che magari hanno anche scritto, su commissione, un anonimo biglietto d'auguri.

Un Natale più triste, perché ho scoperto che il dio denaro dettava legge ogni giorno di più…. E quando ho sentito dire in casa quest'anno niente regali la tristezza non è stata tanto quella di sentire che non avremmo aperto pacchetti (cosa che poi, alla fine, si è sempre fatta comunque!) ma quella di veder sfumare, pian piano, quel senso dello stare insieme, dello scambio d'auguri che non si misura con la grandezza del pacco consegnato o con lo scintillio del fiocco che c'è sopra… Ho letto in tutto questo una sorta di triste rassegnazione al fatto che il Natale fosse diventato un giorno come tutti gli altri, dove ci si fa gli auguri per tradizione. Nulla più.
 
Ecco, allora, che oggi, a 39 anni suonati, voglio scrivertela la mia letterina di Natale, con la speranza che non finisca in un cassetto remoto della mia mente ma che resti viva anche in me ogni singola richiesta che ti sto per fare….

Ti chiedo serenità… Quella serenità che si conquista giorno per giorno con il rispetto reciproco, con la sincerità reciproca… anche con il duro confronto quando serve… ma che porta sempre ad un costruttivo scambio di vedute.

Ti chiedo coraggio. Non quello della sfida ma quello che permette di fare scelte importanti. Scelte di vita che non si possono demandare agli altri, che non si possono rimandare a domani. Perché ogni giorno in cui apriamo gli occhi siamo posti davanti ad una scelta, piccola o grande che sia, che va fatta con coraggio.

Ti chiedo orgoglio. Non l'orgoglio che porta alle presunzione. Non quello. Ti chiedo l'orgoglio di camminare a testa alta sempre e comunque, senza dover mai abbassare lo sguardo per vergogna, o per timore.

Non ti chiedo di cancellare i miei errori ma di farmi trarre da loro insegnamento. Un insegnamento vero, non quello che si dice a parole tanto per dire. Non ti chiedo nemmeno di farmi dimenticare i miei errori: sarebbe troppo comodo chiederti una cosa del genere. No, non farmi dimenticare i miei errori ma tienili vivi nella mia mente affinché non ne commetta mai più.

Non ti chiedo la felicità assoluta per me e per i miei cari… Sarebbe troppo facile riceverla in dono. Ti chiedo di darmi la forza di costruire la nostra felicità ogni giorno. La felicità che si sente nell'aria al mattino con il primo buongiorno, che sento attorno al collo quando i miei bimbi si stringono a me, quella che avverto nell'aria ogni volta che incontro lo sguardo di mio marito, quella che le piccole mani dei nostri bimbi ci trasmettono ogni volta che cercano le nostre. Aiutami a costruirne sempre in abbondanza, perché la felicità non è mai troppa. Per noi come per nessuno.

Ti chiedo di non togliermi mai il sorriso. Fin da piccina sono sempre stata una bimba molto solare, sorridente, allegra. Ti chiedo di concedermi il dono di continuare ad essere così anche quando le avversità della vita dovessero - come è già capitato - minacciare di spegnerlo per fare posto ad un ghigno d'indifferenza o ad un muso lungo dettato dal dolore e dalla tristezza.

Ti chiedo di farmi essere comprensiva e tollerante. Comprensiva non solo quando è facile esserlo, ma anche quando la comprensione rischia di essere schiacciata sotto al peso della rabbia o dell'indifferenza. 
Tollerante, perché tutti possono sbagliare ed ognuno ha diritto di farlo. Ognuno ha diritto di essere se stesso ed essere accettato per questo…

Ti chiedo di concedermi il dono del silenzio. Non quel silenzio che fa sprofondare nella solitudine, ma quel silenzio che permette di mettersi in ascolto, che fa percepire anche i minimi segnali che potrebbero confondersi con le tante, troppe parole….
…per essere che non volevo chiederti nulla… ho esagerato, vero?
 
Concedimi di scrivere queste righe più per chiedere tutto questo a me stessa che a te. Perché so che molto di ciò che ti chiediamo dipende da noi. Avrei molto altro da aggiungere ma è meglio che mi fermi qui.

Permettimi solo un ultimo appunto.

L'altro giorno sono stata a fare visita ad una zia che non vedevo da tempo, con i miei due bimbi. Non si aspettava la nostra visita e ho letto nei suoi occhi la gioia vera, quella che vorrei leggere negli occhi di tutti coloro ai quali auguro Buon Natale. Era così sorpresa nel vederci che non sapeva cosa dirci… Ha regalato ai miei bimbi due fischietti di plastica con delle caramelle che aveva preso - così ci ha detto - qualche mese prima con la speranza che qualcuno dei suoi nipoti gli facesse visita con qualche bimbo piccolo…. Avresti dovuto vedere la gioia negli occhi dei miei bambini con quei due fischietti in mano… Hanno iniziato a giocare e giocare e giocare ancora come se avessero tra le manine il più prezioso dei giochi… Ecco cosa ti chiedo. Non farmi dimenticare la gioia che ho avvertito nell'aria l'altro giorno e aiutami a portarne ancor di più nella mia semplicità e nel mio modesto modo di essere me stessa.
Con affetto, Stefania

Ps. Caro Babbo Natale di solito non rileggo le lettere che scrivo e non lo faccio nemmeno io. Sii paziente con me... e perdonami se sono stata un po' confusa...

Un'ultimissima cosa ti chiedo: guarda con benevolenza tutti i miei amici, i miei cari e tutti coloro che mi conoscono... ma anche chi non mi conosce...
 
Anche se non ti scrivono letterine so che sai leggere nei loro cuori... aiutali non tanto a realizzare i loro sogni, ma ad averne... e porta loro i miei più affettuosi auguri di Buon Natale!

9 commenti:

  1. ti auguro che il Natale possa portarti tutto ciò che desideri....
    Auguri Ste

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  2. Buon Natale a te ed alla tua famiglia e... che i tuoi desideri si possano avverare.
    Un abbraccio,
    Monica

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  3. Molto bella questa lettera. Molto toccante. Sono sicura che Babbo Natale sarà molto contenta di leggerla. Io lo sono stata. Anche se per me quest'anno la magia del Natale fa fatica a manifestarsi. Ma c'è ancora tempo, io ci spero sempre... Tanti sinceri auguri..
    Francesca

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  4. Mi hai fatto commuovere... Io ti auguro che i tuoi desideri si avverino, e lo auguro a tante altre persone; di desiderare le cose importanti. Buon Natale! Claudia

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  5. Cara Stefania, oggi non ho tanto tempo, in giorni successivi proverò di leggere la tua lettera a Babbo Natale. Nel fratempo vi auguro un buon e sereno Natale. Un caro abbraccio.

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  6. Carissima, i miei più cari auguri per un sereno Natale. un abbraccio

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  7. Stefania, stupenda, mi sono commossa!
    Un abbraccio e Buon Natale!!

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  8. Leggo solo oggi questa splendida pagina di sentimenti ed emozioni, cara Stefania. Grazie per aver condiviso con Babbo Natale e con noi quello che avevi in cuor tuo e il mio augurio per il Nuovo Anno che arriva tra poche ore è che la tua lettera prenda vita e che ciò che hai espresso si avveri.
    Buon 2012 a te e alla tua bella famiglia :-)
    Con affetto,
    Maris

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  9. Vi ringrazio tutti... Mi auguro che abbiate passato un sereno Natale e che il 2012 sia iniziato sotto ai migliori auspici. Con affetto... Stefania

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