lunedì 3 marzo 2014

La libreria degli amori inattesi (L. Dillon)

La libreria degli amori inattesi è il primo romanzo in assoluto che ho letto in e-book. Dopo una lunga reticenza nel prendere in mano un libro in questo modo – bhè… ho avuto in mano un dispositivo per la lettura… non un libro – ho superato il mio scetticismo ed ho voluto provare anche io con un libro nel formato digitale. Per fare ciò ho approfittato del tablet che mio marito ed i miei figli mi hanno comprato in occasione del mio 40° compleanno e che, lo ammetto, non avevo poi sfruttato più di tanto avendo sempre a disposizione un pc tutto per me e non avendo particolari necessità di utilizzarlo fuori casa. 
Con l’e-book l’ho messo al lavoro a pieno regime e devo dire che... non è stato affatto male.

Ma andiamo con ordine. 
Il romanzo che ho scelto per iniziare la mia avventura con la lettura digitale mi ha incuriosita dalla copertina: l’idea che si parlasse di libri e di amori mi piaceva. Ed anche di animali, di cani nello specifico… argomento richiamato dal buffo musetto del cagnolino sempre in copertina.
Il romanzo racconta la storia di Michelle e di Anna: Michelle va a vivere in una nuova città ed è sola. Incontra Anna in un singolare locale nel quale possono entrare anche i cani e diventano amiche.

Michelle è una donna molto indipendente, con un particolare fiuto per gli affari e maniaca dell’ordine. Si è lasciata dietro le spalle una famiglia ed una storia che non vuole ricordare, tanto da nasconderla (almeno fino ad un certo punto) a tutti coloro che incontrerà nel suo cammino.
Un passaggio, mi è piaciuto, riferito proprio a Michelle:
"Aveva plasmato la propria vita intorno a quell'unica notte, come un albero che cresca tutto storto intorno a un muro, con l'unico scopo di nasconderlo, senza mai ramificarsi verso l'esterno. Solo verso l'interno".

Anna è una donna felicemente sposata, matrigna di tre figlie nate dal primo matrimonio di suo marito. E’ una casalinga organizzata che vorrebbe tanto avere un figlio tutto suo.
I destini delle due donne si incrociano e tra le due avrà un ruolo molto particolare una libreria: un luogo in cui Anna si trova perfettamente a suo agio nella veste di direttrice, un po’ meno Michelle seppur nella veste di proprietaria.
Il romanzo si legge bene anche se, non ho potuto non notarlo, ci si imbatte in diversi errori di battuta.
Parla di lavoro, di letture, di amori, di delusioni… Si parla di maternità ma anche di storie passate mai dimenticate ed un futuro incerto per l’uno o per l’altro motivo.
Entrano in gioco anche dei simpatici cagnolini che fanno davvero tenerezza in più occasioni: il loro legame con gli amici umani, il valore terapeutico della loro vicinanza, la discrezione con cui sembrano capire le cose prima degli altri.
Non voglio dire di più della trama per non togliere il gusto della lettura ma mi limito a qualche considerazione personale.
Il romanzo mi è piaciuto non solo per le storie narrate, capaci di incuriosire senza richiedere un’eccessiva attenzione (è un romanzo che si legge con una certa disinvoltura, non è cervellotico ne’ di difficile comprensione come a volte capita nelle storie troppo intricate e contorte) ma anche per il ruolo che ricoprono i libri.
Solo alla fine ho letto, sulle ultime parole delle note dell’autrice, che questo libro è dedicato a chiunque legga ad alta voce e a chiunque ascolti, ma soprattutto a mio padre, che non si è mai lamentato quando gli ricordato che aveva “saltato un pezzo”.
Bhè, io sono una mamma che da sempre legge a voce alta ai suoi figli, sono una lettrice volontaria (come Anna nel libro) che ha letto per degli anziani (come Anna) oltre che per un uditorio fatto di bambini… e l’idea di lavorare in una libreria (come Anna) mi affascina un bel po’. Come potrebbe non piacermi una storia così? Non sapevo che avrei trovato parecchie cose in comune con una delle protagoniste ma già dagli indizi trovati in copertina avevo pensato che fosse il libro per me. Non sbagliavo. Non è un capolavoro della letteratura, sia chiaro. E’ un romanzo che si lascia leggere e dà anche alcuni spunti di riflessione, a ben guardare.
Credo di aver fatto una buona scelta.
Sul fatto di averlo letto in e-book e non con la mia amata copia cartacea tra le mani?
Bhè… è stata un’esperienza positiva. La mia vista non si è stancata più del solito (lavorando molto al pc temevo problemi di affaticamento dovendo leggere su un dispositivo), non ho mai avuto mal di testa (o per lo meno non più del solito) ed è stato divertente.

Non ho comprato un apposito lettore ma ho scaricato sul mio tablet una app gratuita del Kindle di Amazon e devo dire che funziona alla perfezione.
Nel momento in cui viene acquistato il libro e scaricato seguendo le relative istruzioni compare la copertina cliccando sulla quale si può iniziare a leggere. Vengono indicate le pagine che mancano alla fine e si può conoscere la percentuale di pagine mancanti con un semplice tocco… Forte! Ma non solo: se il tablet è in collegamento internet si ha anche accesso ad un vocabolario istantaneo: toccando la parola di cui si vuole conoscere il significato compare la relativa spiegazione. Chi è abituato ad usare un tablet o un dispositivo di lettura di e-book si metterà a ridere davanti a quelle che, per me, sono state delle vere e proprie scoperte ma per me è tutto nuovo per cui chiedo venia… Mi sono divertita anche a scoprire altre funzioni come quelle legate alla possibilità di regolare la luminosità dello schermo, il segnalibro, le dimensioni dei caratteri. Certo, trattandosi di un tablet no né piccino e leggero come un apposito lettore di e-book ma mi va bene così.
E poi la sera ho potuto leggere a letto (non lo faccio quasi mai, a dire il vero) senza il bisogno di una lucina tutta per me: abbassando la luminosità dello schermo non sono stata di disturbo a mio marito come avrei potuto esserlo con una lucina sul comodino. Certo, il tablet deve essere sempre carico per non correre il rischio di vederselo spegnere tra le mani ma ho notato che il consumo della batteria non è poi eccessivo e basta solo organizzarsi.
Esperienza positiva, che ripeterò… anche se continuo a comprare anche libri cartacei (almeno per il momento”.
Ps. in coda al libro sono elencati parecchi titoli di libri per ragazzi consigliati da Anna. Sono libri realmente esistenti e ne ho letti solo alcuni… potranno essere un ottimo spunto per letture future con i miei cuccioli.
 

1 commento:

  1. Bel consiglio Stefania. Prima o poi proverò anch'io a leggere un e-book, prima o poi :-)

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