sabato 31 maggio 2014

Ultimi arrivi#4 e considerazioni sul rapporto con gli editori

Cerco di resistere più che posso ma proprio non ce la faccio a non compare qualche libro ogni tanto. Oramai è acclarato: è una specie di malattia... e capita anche che la lista di libri da leggere si allunghi un bel po' visto che a comprare si fa subito ma poi, per leggere, ci vuole tempo.

Dico subito che Parlare di sesso con i propri figli non è un libro che ho comprato ma l'ho avuto dalla casa editrice. Veramente ce l'ho da qualche tempo ma non ho ancora avuto modo di leggerlo. Lo farò presto visto che l'argomento mi interessa parecchio: i miei figli sono ancora piccoli ma la principessa di casa inizia a fare qualche domanda sull'argomento e... se posso avere dalla mia parte un buon ausilio che mi aiuti a dare le risposte giuste, nella giusta maniera bhe... ben venga. Non mi capita spesso di leggere e recensire dei libri inviati da case editrici: nel mio blog propongo nella maggior parte dei casi recensioni di libri che scelgo personalmente per il gusto ed il piacere di leggere, spesso presi in biblioteca. 
Con la Erickson ho fatto qualche eccezione, ed anche tempo fa con Uno Editore ma si è trattato di situazioni episodiche che non caratterizzano il mio blog. Ho voluto precisarlo perchè è da tempo che avevo in mente questa cosa...

A parte questa parentesi, ho comprato il libro di Elisa D'Ospina di cui ho parlato giusto ieri e credo proprio che lo leggerò presto. 
Io sono Malala l'ho preso sempre in linea con l'idea di mettere in mano a mia nonna delle storie vere che possano piacerle ed intrattenerla positivamente. Fino ad ora la maggior parte dei libri che ho preso per lei sono incentrati sulla fede in Dio. Questa volta è qualche cosa di diverso. Se non dovesse piacerle non sarà comunque un libro sprecato visto che ho intenzione di leggerlo anche io.
Su Chiara di Assisi... bhè, la copertina mi aveva attirata in occasione di un giro in libreria... particolare ed intrigante. Poi la presentazione del libro sull'ultima di copertina mi ha incuriosita. Credo che sia un libro particolare già a partire dal sottotitolo che è "Elogio alla disobbedienza". Mi ha proprio incuriosita. 
In chiusura aggiungo anche un acquisto in formato e-book. Da diverso tempo non leggo in formato digitale ed ammetto di avere anche un paio di titoli in lista d'attesa anche all'interno del tablet. La copertina di Quando volano le farfalle mi ha incuriosita, il download costava meno di un euro e non ho resistito. Sarà un libro degno di essere chiamato tale? Vi saprò dire.
Per ora è tutto. Buone letture.
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venerdì 30 maggio 2014

Incontri con l'autore... Elisa D'Ospina - Venerdì del libro

Sono una taglia forte. Eh si, perchè per il sistema moda se si è al di sopra della taglia 42 si è una taglia forte. Io lo sono con la mia brava taglia 44 abbondante!!! 
Per il sistema moda sono una "oversize".

Proprio come lo è Elisa D'Ospina (anche se lei è moooooooolto più alta di me), una delle top model più richieste a livello internazionale nel settore delle taglie morbide. E' stata proprio la sua esperienza che, ieri sera, mi ha coinvolta in occasione della presentazione del suo libro "Una vita tutta curve". 

Dalla passerella all'impegno contro anoressia e bulimia, la top model tutta curve ha portato la sua testimonianza di donna "morbida".
Elisa è una ragazza solare, sorridente, positiva. E' alta, molto alta... è una ragazza che è sempre stata "tanta roba", come dice lei simpaticamente... già al momento della nascita era tale ed è cresciuta con misure maggiori di quelle delle bambine della sua età. E' stata una bambina paffutella ed una ragazza lontana dal prototipo della modella filiforme. Cresciuta in una famiglia allegra e frizzante, ha maturato un carattere solare che, però, sulle prime non le è stato d'aiuto quando - da ragazzina - sentiva un po' il peso del suo essere "tanta roba". 
Poi, con la crescita, la situazione è cambiata e... magari sui dettagli del libro tornerò quando sarà il momento di recensirlo...

Questa volta lo consiglio anche senza averlo letto e lo propongo per questo Venerdì del libro senza riserve certa che se rispecchia i contenuti che sono stati illustrati durante la serata vale sicuramente la pena leggerlo... L'ho comprato prima di andare alla presentazione ed ora la mia copia è autografata... questa volta la dedica è tutta per me ;-)

Quello che posso dire è che l'incontro di ieri sera mi è molto piaciuto. In apertura di serata sono stati mostrati dei video sull'anoressia e la bulimia che hanno permesso ai presenti di capire l'entità del problema e la sua diffusione con le sue conseguenze devastanti sul corpo di tante giovani. Dico tante, perchè sono per lo più donne.
E poi la testimonianza di Elisa, le sue iniziali difficoltà ma anche il suo riscatto per poi passare al suo impegno in prima persona nel combattere malattie tanto pericolose e per diffondere la cultura della corretta alimentazione.
Lei: sempre sorridente, pronta ad argomentare le sue idee e a rispondere con cognizione di causa mi ha fatto proprio una bella impressione. Poi ho sfogliato il libro e letto qualche riga qua e là: credo che sai scritto in modo scorrevole e che vada dritto al punto, passando per la sua esperienza personale ma, come dicevo sopra, nel dettaglio dei contenuti tornerò in altra occasione.

Intanto posso dire che sono uscita da quella sala con il sorriso sulle labbra, ancor più convinta di quanto non fossi già che bisogna apprezzare ciò che si ha ed amare la vita a prescindere... tanto più dopo aver visto un video che è stato proposto con la testimonianza di Nick Vujicic che mi ha davvero toccata e che vi invito a guardare... sono pochi minuti... ma valgono molto!



In conclusione, consiglio il libro di Elisa D'Ospina, ammiro il suo impegno e spero che possa essere d'aiuto a tante ragazze in difficoltà... E non dimenticherò mai Nick... non conoscevo la sua storia... ed ora che la conosco non la dimenticherò.

Ah... un ultimo appunto: per i canoni della moda dono una taglia forte? Ebbene si, lo sono e me ne vanto! ;-)
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giovedì 29 maggio 2014

Il gioco delle verità (S. Casati Modignani)

Quella che ho avuto io tra le mani è una copia autografata ma l'autofrafo non era destinato a me visto che l'ho preso in biblioteca. Il libro Il gioco delle verità è stato il primo ed unico, per il momento, che ho letto di Sveva Casati Modignani.

Un'autrice che conoscevo di fama ma i cui libri non mi avevano mai attirata più di tanto. Poi, nello scegliere qualche titolo adatto per la gara di lettura a cui sto partecipando dall'inizio dell'anno, ho notato questo libro disponibile in una delle biblioteche della rete di cui fa parte anche quella del mio comune. 

La storia è piuttosto scorrevole per una lettura non impegnativa. Mi verrebbe da dire che si tratta di un libro da leggere sotto l'ombrellone, di quelli che propongono storie leggere, romantiche seppur con qualche complicazione. 
E' un libro che parla di amore, di rapporti famigliari più o meno convenzionali, che introduce temi delicati come l'aborto e l'omosessualità, che parla di donne, di madri, di figlie e di storie più o meno complicate.

La prima cosa che mi ha colpito è l'effetto che mi ha fatto leggere di protagonisti italiani, con nomi italiani e luoghi italiani. Ultimamente mi è capitato di leggere parecchi autori stranieri con personaggi e location internazionali. Mi ha fatto un certo effetto... Roberta è la protagonista, una bibliotecaria che vive una vita apparentemente normale ma che, all'improvviso, vede vacillare pericolosamente tutte le sue sicurezze. Attorno a lei ruotano una serie di personaggi che si raccontano un capitolo dopo l'altro e svelano le loro singolari storie.
Lo fa sua madre, Malvina che racconta a sua volta di sua madre.
Lo fa Oscar, il marito di Roberta. 
Lo fa lei, Roberta, che cerca un nuovo equilibrio personale prima che familiare.
La sua presa di coscienza, nei confronti di un equilibrio che le comincia a stare stretto, mi è apparso un po’ repentino ma la situazione più assurda in assoluto è quella di Oscar e del rapporto con la sua ex moglie. Una donna che è entrata nella sua vita senza nulla pretendere (a partire dall’amore) e che non ha mai significato nulla per lui ma alla quale si è legato in modo secondo me assurdo. Questa cosa mi ha fatto un po’ storcere il naso. Per il resto mi è sembrato interessante leggere le storie delle donne della famiglia, il loro passato che ha poi segnato il loro presente.
L’ho letto in fretta, non mi è sembrato un romanzo indimenticabile ma, nonostante le perplessità di cui sopra, come lettura di svago credo che ci possa stare.
Si parla anche di libri grazie al mestiere di Roberta e ad una figura che emerge verso la fine del libro, un bibliotecario a cui ho rubato un’affermazione che mi è molto piaciuta:
E poi ci sono i libri. Te lo ricordi Paperon de' Paperoni che sognava di tuffarsi in una piscina piena di monete d'oro? Io, invece, sognavo di gettarmi in una piscina piena di libri. Quando penso a tutte le emozioni, le avventure, le sorprese che sono contenute in un buon libro, sono catturato da una frenesia incontenibile, da maniaco...
Non avendo letto altro di questa autrice non posso fare paragoni. Qualcuno mi può aiutare a capire se posso aspettarmi qualche cosa di meglio da Sveva?
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mercoledì 28 maggio 2014

Bastoncino (J. Donaldson/ A. Scheffler)

Dopo averne sentito tanto parlare e dopo aver letto decine di recensioni che ne caldeggiavano la lettura, anche a casa nostra è arrivata la storia di Bastoncino.
L'abbiamo preso in prestito in biblioteca ma ieri sera, quando l'ho proposto come libro della buonanotte, mia figlia mi ha fatto notare che l'aveva già letto per conto suo, prima di prenderlo in prestito.
Anche il piccoletto di casa mi ha detto che conosceva già la storia visto che era stata letta in occasione di uno dei vari laboratori di lettura a cui i miei figli hanno partecipato.
"E vabbè... - ho detto loro - vorrà dire che lo leggerò per me". Entrambi, però, mi hanno detto che era una storia carina e che l'avrebbero ascoltata volentieri pur conoscendola già.
Così abbiamo fatto.

Devo dire che il signor Bastoncino mi è sembrato subito simpatico, anche se un tantino sfortunato. Nel leggere la sua storia mi sono venute in mente le tante volte in cui i miei bimbi - la principessa di casa in particolare - mettono in tasca o nella mia borsa dei bastoncini presi al parco giochi perchè... non si sa perchè... ogni tanto mi ritrovo dei bastoncini finiti misteriosamente a casa nostra, seguendo l'una o l'altra via.

Il povero Bastoncino della storia viene... rapito! Eh si, è questo il punto. Lui vive nel tronco di un albero con moglie e figli ma... viene rapito... nessuno di coloro che, di volta in volta, lo fanno allontanare da casa sua si rendono conto di essere artefici di un rapimento bello e buono ma è, di fatto, ciò che accade. Dopo tante peripezie Bastoncino riuscirà a tornare dalla sua famiglia?

La storia è in rima e credo che possa essere tranquillamente seguita anche da bimbi piccoli (non per niente e consigliato dai tre anni). Anche se i miei sono più grandi hanno comunque apprezzato la lettura e il personaggio è uno di quelli che restano nei cuori e nella mente. Grazie alla complicità delle immagini, poi, lo si ricorda ancor più facilmente.

Ah! Quasi dimenticavo! Si tratta di una storia che appare adatta più nel periodo invernale visto che ci sono dei richiami a quel particolare periodo dell'anno... ma non siamo sempre più convinti che è sempre il momento giusto per leggere una storia per cui... anche se siamo in un periodo primaverile (seppur pazzerello) l'abbiamo comunque letta con attenzione ed interesse.
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martedì 27 maggio 2014

I libri degli altri... quando la curiosità ha la meglio!

Capita solo a me di non riuscire a resistere alla tentazione di sapere quale libro sta leggendo quella persona che si trova nella sala d'aspetto del dottore vicino a me o sulla panchina al parco giochi? Se vedo qualcuno che tira fuori un libro dalla borsa o che lo sta tranquillamente leggendo sotto ad un albero, gustandosi un angolino d'ombra, non posso fare a meno di sbirciare...

D'estate, poi, è una gran soddisfazione vedere gente con un libro in mano sotto l'ombrellone e, anche in quel caso, la curiosità mi attanaglia. Ovviamente non si stratta di qualche cosa di negativo o di morboso: essendo sempre alla ricerca di qualche cosa di nuovo e di interessante da leggere mi piace sbirciare tra le mani degli altri lettori... 

In passato mi è anche capitato di scambiare qualche parola con sconosciuti lettori ai quali, ostentando indifferenza, alla fine ho chiesto "...com'è il libro che sta leggendo? Me lo consiglia?" ed abbiamo anche iniziato una conversazione ma ammetto che non a tutti fa piacere essere interrotto mentre è alle prese con un libro, tantomeno fa piacere avere gli occhi addosso di una sconosciuta...

Ebbene... ammetto di non riuscire a resistere... Vedere un lettore o una lettrice immersi nella lettura mi gonfia il cuore... sono strana? 

Lo stesso mi succede quando mi trovo in un locale (un bar, una pizzeria) in cui vedo che è stato allestito un angolo lettura con dei libri su scaffali e mensole al posto di bottiglie o di soprammobili... Dalle mie parti non c'è una grossa abitudine ad allestire locali con angolini di questo tipo eppure in qualche caso mi è capitato di vedere il classico spazio per il bookcrossing (un libro lasciato in un certo spazio del locale per essere preso in cambio di un altro) o di vedere libri lasciati a disposizione della clientela per essere sfogliati e, perchè no, letti tra un caffè e l'altro. 

Chissà che non riesca a proporre una raccolta di immagini di luoghi allestiti in questo modo? Mi ci metterò d'impegno... cercherò di immortalare sia i libri degli altri - sperando che nessuno me lo tiri in testa, il libro - ed anche angolini di questo tipo... Così, per il gusto di condividere piccoli momenti di soddisfazione... 

Vogliamo iniziare? 

Il primo libro degli altri che ho beccato è questo
24.05.2014
immortalato a casa di amici. Lo stava leggendo una ragazzina di 11/12 anni e mi ha sorpresa vederla, nel mezzo di una festa, appartarsi per leggere un capitolo del libro (o qualche pagina... non so dire di preciso) per poi tornare a festeggiare con gli altri.
27.05.2014
Qui siamo in una parrucchieria da uomo: tra i quotidiani sportivi ho trovato anche alcuni libri.

02.06.2014
Nel corso di un picnic all'aperto, mi sono imbattuta in una ragazzina che aveva con se Wonder di R.J. Palacio.
12.06.2014
Alla cassa, in un supermercato, tra biscotti e Nutella: La piramide di fango (Camilleri) - Begli amici! (Madeleine Wickham).

14.06.2014
Alla mostra di fine anno dei lavori realizzati dai bambini di una scuola elementare del mio comune, lavoro impostato sulle opere di Mirò: Con gli occhi di Mirò (Paola Franceschini).
25.06.2014
E qui cosa troviamo? Siamo in una gelateria sul litorale adriatico... vediamo un po'... riesco a vedere i titoli di Red Square di Martin Cruz Smith e M. Amante, Le scarpe rosse di Joanne Harris, Una notte di luna per l'ispettore Dalgliesh di P. D. James, L'età dell'oro di Edoardo Nesi, Enigma in luogo di mare di Fruttero Lucentini, Ossa di J. Kellerman, Help di Kathryn Sockett, Banshee Alba rossa a West Papua di Jack Morisco, Vicino a te non ho paura di N. Sparks, Le quaranta porte di Shafak Elif

Dite che sono troppo curiosa?
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lunedì 26 maggio 2014

Panfilo cane pittore (A. Traini)

Come non riconoscere il tratto di Agostino Traini? Abbiamo una certa familiarità con i suoi personaggi ed alcuni (seppur minori) li abbiamo ritrovati anche nel libro Panfilo, cane pittore della serie Arcobaleno Piemme Il Battello a vapore.

Di libri di queste serie ne abbiamo diversi: sono consigliati dai quattro anni ma ammetto che i miei bimbi li apprezzano ancora. Ne ho avuta prova in occasione della scelta per la lettura della buona notte di ieri sera: il piccoletto di casa ha scelto la storia di Panfilo, ascoltata con attenzione. Anzi, grazie ai caratteri adatti anche ai lettori in erba, anche lui è riuscito a leggere qualche pagina alternandosi a me e sua sorella. Infondo siamo alla fine della prima elementare per cui va disinvolto con la lettura... anche se va detto che a volte, quando i caratteri sono troppo piccoli, sbuffa un po' quando si tratta di leggere. Con lo STAMPATELLO è tutto più semplice e gradevole.

Panfilo è un cane molto particolare: usa la sua coda per dipingere fino a che... bhè, succede qualche cosa che gli fa cambiare abitudine. Resta un amante dei colori e della pittura ma... cambia strumento per dare vita alle sue creazioni. La storia è simpatica e vengono anche dispensate delle nozioni per capire come si mescolano i colori primari tra loro per dare vita a quelli secondari. In coda al libro vengono anche proposte delle attività che aiutano a capire i colori e stimolano la fantasia dei più piccoli.

Noi consigliamo la storia di Panfilo ai più piccoli, affinchè venga letta loro da mamma o da papà ma anche a coloro che sanno leggere da soli ed hanno tanta voglia di imparare e sperimentare, magari mettendo in pratica gli insegnamenti che arrivano da Panfilo in fatto di colori.
***
Panfilo, cane pittore 
Agostino Traini
Piemme Junior - serie Arcobaleno - Il battello a vapore
euro 7.50
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domenica 25 maggio 2014

Fiabe e favole classiche per bambini... e non solo!

Qualche anno fa in allegato con il Corriere Adriatico (4.50 euro più il prezzo del quotidiano) ho raccolto dei volumi che conservo con molta gelosia. Si tratta di una raccolta di fiabe classiche nella loro versione integrale, in volumi con copertine colorate e che, senza troppi fronzoli grafici, vanno subito al dunque... al contenuto. 
I volumi complessivamente sono dodici: tutte le fiabe dei Fratelli Grimm, tutte le fiabe di Andersen in due volumi, i Racconti delle Fate di Perrault ed altri, Le mille e una notte (in due volumi), le favole di La Fontaine, tutte le fiabe di Capuana, i Racconti di Natale di Dickens, le più belle fiabe popolari italiane a cura di Gatto Trocchi, le novelle della nonna di Perodi, Pinocchio, fiabe e racconti di Collodi.

Sono dei volumi impegnativi nel senso che sono solo testi senza immagini di nessun genere se non sulla copertina (in ogni caso non sono le classiche illustrazioni che ci si aspetta in un libro per bambini), i caratteri sono piccini e fitti fitti come tutti i libri "da grandi". 

Io ammetto di non aver ancora provato a leggere una fiaba o una favola di questa raccolta ai miei bimbi (impensabile che possano farlo da soli per il momento)... ammetto, però, che ho la tentazione di iniziare a leggerne, uno dopo l'altro, per me... solo per me... per il gusto di godermi una favola "per i grandi". 
Si tratta di fiabe e favole che, nel tempo, sono state proposte in tante versioni: più o meno illustrate, riassunte, in edizioni più o meno moderne. Alcune sono piuttosto note ai bambini mentre ce ne sono molte altre che sono sconosciute o quasi.

Una bella raccolta... A me, per lo meno, sembra tale. 
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sabato 24 maggio 2014

Sono nato così (S. Frasca)

E chi l'ha detto che se si nasce lupo bisogna per forza essere coraggioso o se si nasce coniglio bisogna per forza essere pauroso? Chi ha deciso che debba essere per così?  E' questo l'interrogativo che fa da leit motif al libro Sono nato così, della collana Bollicine Giunti Kids. E' un librino che abbiamo preso in prestito in biblioteca, arrivato di recente come nuovo arrivo. Conoscevamo già la collana avendo avuto altri libri in prestito ed anche avendone comprato uno noi. 

Quando abbiamo avvistato questo titolo ammetto che la prima cosa che ci è venuta in mente (parlo al plurale visto che l'ha scelto mio figlio ma dovrei parlare al singolare visto che non so se lui ha avuto la stessa idea)... dicevo, la prima cosa che mi è venuta in mente è che si trattasse di un libro che parlasse della nascita. Di come viene al mondo un bambino o un coniglio o una volpe insomma... Invece no. Il titolo mi ha mandata fuori strata. Non che sia stato un problema, anzi... La storia ci è proprio piaciuta, ma mi sono fatta un sorriso nel rendermi conto che avevo capito fischi per fiaschi!
Ernesto è un piccolo coniglio. Filippo è un piccolo lupo. 
Ernesto è un coniglio impavido. Filippo teme anche la sua ombra. 
Si crea un problema in famiglia... sia per l'uno che per l'altro. Per entrambi si inizia a fare di tutto affinchè ritrovino la loro vera identità... o, per lo meno, quella che si pensa debba essere tale. Ma... le cose non vanno proprio come previsto.
Tanto che... alla fine... ci si rende conto che sia Ernesto che Filippo vanno bene così. Ognuno ha il proprio caratttere, le proprie paure e le proprie certezze... E va bene così!
La storia è simpatica e strappa anche qualche sorriso e trasmette un senso di serenità nell'accettare il proprio "io" senza che qualcuno o qualcosa debba imporre un cambiamento per il semplice fatto che, per definizione, si deve essere in un modo piuttosto che in un altro.

Il libro è scritto in STAMPATELLO ed anche i bimbi alle prese con le loro prime letture possono leggerlo da soli anche se noi l'abbiamo apprezzato come lettura della buonanotte tanto da aprire anche una finestra su possibili riflessioni di carattere personale.
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venerdì 23 maggio 2014

Ed ora a scuola! (L. Quaresima) - Venerdì del libro

Nelle parole del direttore della collana, Luigino Quaresima, è racchiuso un positivo messaggio abbinato ad una simpatica lettura.

Il direttore dice che "Con l'acquisto di questo libro hai aiutato un bambino più sfortunato di te". Eh si, perchè a seguito dell'acquisto di un libro della collana Il Mulino a Vento, edito da Raffaello Editore, i diritti d'autore vengono devoluti alla Lega del Filo d'Oro.
Il libro Ed ora a scuola! che mia figlia mi ha proposto come lettura della buona notte è un librino che abbiamo in casa da tempo, arrivato da noi per mano di un'amica di famiglia che ha fatto spazio tra i libri dei suoi, di figli, diventati oramai adolescenti. Sapendo la nostra passione per la lettura e la nostra curiosità in fatto di storie ha pensato bene di non buttare i libri (mai buttare via un libro!!!) e di regalarli a noi. Di questa collana ne abbiamo più d'uno.

Viene narrata la storia di alcuni bambini che vanno per la prima volta a scuola e sono un tantino birichini... forse un po' troppo.

I caratteri usati per raccontare la storia, con fresi brevi e semplici, sono quelli dello STAMPATO e la lettura, che fa parte della Serie Gialla (destinata ai lettori in erba) è molto agevole anche per i bambini più piccoli.

La storia fornisce una versione molto particolare della scuola, vista dagli occhi dei bambini che, a dire il vero, si annoiano anche un po' soprattutto perchè si aspettavano qualche cosa di diverso. Ha il finale aperto nel senso che i bambini vengono invitati a riflettere anche grazie ad un'appendice di approfondimento con giochi e attività che permettono loro di capire meglio alcuni aspetti legati alla scuola ma li mette anche in condizione di dire la loro su cosa sia, concretamente, per loro la scuola. Viene anche proposta un'attività pratica, manuale e alla fine c'è una scheda da compilare indicando gli elementi essenziali del libro: c'è anche lo spazio per un disegno che rappresenti la scheda più gradita.

Si tratta di una scheda che mi ricorda molto quelle con cui venivano accompagnati i libri delle primissime letture che i miei figli avevano in prestito dalla biblioteca della scuola il venerdì per poi essere letti durante il week end con mamma e papà.

Ieri sera, avendolo usato come lettura della buona notte, mia figlia non si è dimostrata affatto interessata agli approfondimenti (il piccoletto dormiva dopo la seconda pagina!) ma c'è tutto il tempo per riprenderlo in mano e lasciarla libera di approfondire se e come crede.


Sulle ultime pagine, oltre a delle informazioni sulla Lega del Filo d'Oro, vengono indicate anche le credenziali della casa editrice con la quale si può interloquire.

Lo proponiamo per questo Venerdì del libro anche se non siamo proprio nel periodo giusto per pensare all'inizio della scuola, proiettati come siamo verso l'imminente fine! 
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giovedì 22 maggio 2014

Libri... variazioni sul tema: centrotavola con scatole delle uova e suggerimenti in fiore

Oggi abbiamo festeggiato il compleanno di mia madre con un semplice cena in famiglia, a casa nostra ed abbiamo occupato il nostro pomeriggio preparando dolcetti e quello che è diventato il nostro personalissimo regalo di compleanno. Visto che la primavera sembra essere arrivata (ma non diciamolo forte anche perchè le previsioni sono quelle che sono) ci siamo lasciati ispirare da un tema floreale ed abbiamo realizzato un centrotavola fiorito, frutto dell'ispirazione del momento.
Questo è il risultato finale che, lo ammetto, mi è molto piaciuto.

Da qualche tempo stavamo mettendo da parte le scatole delle uova visto che alcuni lavori visti in rete e realizzati proprio con questo materiale mi avevano parecchio incuriosito. Oggi pomeriggio avevamo in mente di regalare qualche cosa di speciale a mia madre e... ho preparato dei materiali sul tavolo da lavoro per incuriosire i bimbi a dovere:

* scatole vuote delle uova
* forbici dalla punta arrotondata e forbici da manicure, con punta curva (usate da me e non dai bimbi perchè appuntite)
* colla vinilica
* nastro biadesivo
* colori a tempera e pennarelli
* pannolenci verde e giallo
* cartoncino verde
* un vassoio di plastica.
Ho aiutato i bimbi a ritagliare le parti fonde delle scatole della uova in modo da ricavare dei fiorellini (per arrotondare i petali ho usato le forbici appuntite). Ho allargato leggermente i petali per evitare che sulle giunture si rompessero ed ho chiesto loro di colorare i petali come preferivano. Alla fine ho trovato anche un fiore multicolore ed uno con i petali verdi.... Ho chiesto loro di dipingere sia la parte interna che quella esterna dei petali e per lavorare meglio la principessa di casa ha capito che forse era meglio impugnare il fiorellino al centro (zona che non andava colorata) e farlo ruotare per distribuire il colore.

 
Abbiamo lasciato asciugare i fiorellini colorati ed abbiamo iniziato a ritagliare delle foglioline sul cartoncino verde e dei cerchietti sul pannolenci giallo. Verificato che i petali fossero asciutti (o quasi del tutto asciutti) ho applicato il pannolenci giallo al centro usando qualche goccia di colla vinilica. Dove sistemare i nostri fiori? Guardando nell'angolino in cui teniamo i materiali che di solito mettiamo da parte in vista di lavoretti da fare in casa ho scovato un vassoio di plastica rotondo: l'ho ricoperto con il pannolenci verde e, usando il biadesivo, ho appiccicato su quello che è diventato il nostro prato tutti i fiori partendo da quello centrale e muovendomi poi in tondo.
Per appiccicare i fiori ho usato del nastro biadesivo da attaccare sotto al fondo di ogni fiore per farli aderire bene premendo al centro, sulla parte gialla. Per completare il tutto abbiamo appiccicato tutto intorno, nella parte esterna del vassoio ricoperto ed attorno ai fiori le foglioline verdi.
Se avessimo avuto più tempo avremmo potuto disegnare le venature sulle foglie e applicare anche dei brillantini che avevamo in casa ma avevamo parecchie cose da fare (e poi i bimbi, come avviene spesso, si spazientiscono in fretta e lasciano le cose a metà) per cui ci siamo accontentati.

A cena abbiamo messo il centrotavola al suo posto ed è stato un successone. Abbiamo anche chiesto alla nonna di lasciarcelo in cauzione per qualche giorno per poter fare le migliorie di cui parlavo sopra...
Credo che il risultato, comunque, anche senza brillantini, annessi e connessi sia stato davvero grazioso. Ora che ci penso, credo di essere stata io la più entusiasta di tutti, soddisfatta del lavoro svolto!

Mia mamma ha molto gradito e quando consegneremo il lavoro con le rifiniture che abbiamo in mente sarà ancora più grazioso. Un regalo semplice e di poco valore economico ma fatto con tanto amore!

E parlando di regali... avevo in mente di prendere un libro per mia madre ma non ho trovato la giusta ispirazione. Gliene ho regalati alcuni non molto tempo fa ma in questi ultimi giorni non ho trovato nulla che mi attirasse a dovere e che ritenessi adatto per lei.

Pensando al tema floreale scelto per il regalo realizzato manualmente, stavo pensando di regalarle qualche libro che avesse a che fare con i fiori. Ma quale avrebbe potuto essere il suggerimento giusto? Ho dato un'occhiata tra i libri che ho letto e ne ho trovati diversi che hanno a che fare con i fiori.
Il primo in assoluto, che mi è venuto in mente, è Il linguaggio segreto dei fiori e, pur non essendo in modo specifico legato ai fiori, ho pensato a Il profumo delle foglie di limone. Uno dei libri che ho letto più di recente, e che ha a che fare con i fiori, è Il giardino degli incontri segreti ed uno che avevo quasi dimenticato di aver letto: Se son rose (che però ha un fiore nel titolo ma... il libro non è legato alla rosa in quanto tale).
Sempre in tema di fiori suggerisco Il giardino dei ricordi così come Il giardino segreto: un libro pensato per ragazzi ma che a me è piaciuto molto.

Poi, però, ho pensato che a mia madre non piacciono i romanzi ma preferisce le storie vere... e sono caduta nello sconforto... Così, non trovando l'ispirazione giusta, ho lasciato perdere e, convinta come sono che per regalare un libro non serva una festa particolare, appena troverò il titolo giusto non ci penserò due volte a regalarglielo.

A proposito di fiori e giardini... qualcuno di voi può suggerirmi qualche altro interessante titolo a tema?
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mercoledì 21 maggio 2014

Giochi e giocattoli - Art Attack


Ho conosciuto Giovanni Muciaccia qualche anno fa e mi ha trasmesso una sensazione di calma... di pazienza... nel sentirlo parlare e nel vederlo, con quella sua faccina rassicurante, da "bimbo grande", mi ha dato l'idea di una persona vulcanica ma a rallentatore.... Cerco di spiegarmi. Di solito le persone che hanno tante idee in testa, che sono attive e dinamiche sono un po' frizzanti, accelerate... lui no. Sorriso stampato sulle labbra, parlantina sciolta ma comunque rilassata... me lo ricordo come un bambinone dalle grandi dimensioni. Non lo dico in senso negativo... no no... voglio dire che quel suo modo di fare che si vede in tv, quando presenta disegni e lavoretti ai bambini, passando con calma da una fase all'altra, l'ho avvertito anche conoscendolo dal vivo.

Lasciando da parte tale premessa (quanti anni saranno passati? 9... 10... meglio non pensarci...) questi pensieri mi sono tornati in mente quando ai miei bimbi è stato regalato un libro che presenta alcuni dei tanti lavori creativi che Muciaccia presenta durante la trasmissione televisiva Art Attack. Se non erro esistono in commercio anche dei fascicoli - non so con quale periodicità vengano pubblicati - che però non abbiamo mai avuto. Ci è capitato spesso di seguire la trasmissione ed anche di prendere appunti o di andare a cercare indicazioni in rete. Stavolta abbiamo trovato una serie di proposte in un libro. Le idee proposte nel libro Art Attack - Giochi e Giocattoli sono tante: vengono fornite indicazioni pratiche ma anche delle foto sul risultato di ciò che si dovrebbe avere tra le mani seguendo le varie tappe. Sono lavori di diverso livello di difficoltà e basta leggere la legenda che viene proposta ogni volta per capire se siamo al livello di maggiore o minore semplicità. Viene anche indicato il tempo di realizzazione e viene segnalato quando il lavoro richiede l'aiuto di un adulto.

Dal bruco realizzato con i calzini alle mappe del tesoro, dal castello da sogno ai mostri di cartapesta passando per la realizzazione di una casetta con tanto di personaggi. Le cose da fare sono tante: prima di mettersi al lavoro, però, è necessario verificare che siano a disposizione tutti i materiali necessari altrimenti ci si blocca in partenza. Spesso ne servono parecchi, di materiali. Un esempio? Per realizzare una super...bancarella servono scatoloni di carta, nastro adesivo da pacco, cartoncini bianchi e colorati, colori acrilici e matita, nastro bianco di carta, bottiglie di plastica, 2 manici di legno per scope, sabbia, colla, forbici, carta da cucina, palloncino da gonfiare, carta crespa, cotone idrofilo, scatole di varie dimensioni. Ecco. Già trovare tutte queste cose è una specie di caccia al tesoro. Una volta trovato tutto ci si mette al lavoro... insomma... ci vuole un certo impegno anche se, alla fine, il risultato è davvero carino... sembra di essere davvero al mercato!
Noi ancora non abbiamo realizzato nemmeno uno degli oggetti suggeriti ma ne abbiamo individuati più d'uno che ci possono interessare. A dire il vero ho indirizzato i bimbi verso quelli più semplici da realizzare e quelli che richiedono meno materiali... per ora si sono fatti convincere poi vedremo.

A noi piacciono i laboratori casalinghi per realizzare oggettini a mano. Riempiamo spesso il nostro tempo libero con attività creative ma ora che si avvicina la bella stagione iniziamo a preferire qualche momento all'aria aperta per cui credo che sarà tutto rinviato a settembre o ad un giorno piovoso che ci costringe a casa. Magari vi aggiorneremo sulle nostre creazioni!
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