venerdì 4 marzo 2016

David Copperfield (C. Dickens) - Venerdì del libro

Capolavoro! 
Dovrebbe bastare questo per rendere l'idea di quanto mi sia piaciuto leggere (e, soprattutto, ascoltare) David Copperfield, capolavoro di Charles Dickens scritto, nella sua edizione originale, tra il 1849 e il 1850.
Ho avuto un doppio piacere: in minima parte quello della lettura del volume tradotto in italiano da Cesare Pavese e per la gran parte quello di ascoltare l'audiolibro con la traduzione dall’inglese di Silvio Spaventa Filippi.
Due diverse traduzioni ma entrambe bellissime!
Ho ascoltato, soprattutto, sfruttando i tempi morti dei viaggi da e per lavoro, delle ore passate sul tapis roulant in palestra, mentre ero occupata a stirare o cucinare. Insomma, ho approfittato di ogni minimo momento libero per ascoltare quello che si è rivelato uno dei più bei libri che abbia mai letto.

Il volume che ho preso in prestito in biblioteca è un vero e prorio tomo di 641 pagina con capitoli scritti fitti fitti. E' un'edizione che è stata venduta in abbinamento a dei quotidiani ma so che sono parecchie le edizioni messe in commercio così come sono diverse le traduzioni.

Dickens racchiude nel titolo originale del libro le sue intenzioni: The Personal History, Adventures, Experience and Observation of David Copperfield the Younger of Blunderstone Rookery (which he never meant to publish on any account). Un titolo lunghissimo che è stato riassunto nel solo nome del protagonista ma che fa ben capire la volontà dell'autore di narrare una storia. Una storia che, a ben guardare, è in parte ispirata alla sua. Un'autobiografia romanzata, anche se non del tutto fedele a quel che davvero accadde nella sua vita.
Nella predizione ad una edizione del 1897 Dickens dice così, di David Copperfield:

Di tutti i miei libri, quello che più amo è questo... come molti genitori amorosi, ho nel più profondo del cuore un figlio preferito: il suo nome è David Copperfield.
E posso dire che porterà il piccolo David, Davide, Devy o Dodi (tanti sono stati gli appellativi che gli sono stati dati nel corso della sua vita) nel mio cuore.

Un bambino che ha dovuto superare delle difficili prove. Amato e adorato dalla mamma, non avrebbe mai immaginato cosa il futuro riservava per loro. Ragazzino umiliato e sbeffeggiato, diventerà un ragazzo capace di tenere testa a molti. Incontrerà molte persone nel cammino della sua vita e di tutti fornisce dettagli tali da far diventare ognuno di essi un tassello importante del romanzo. Persone buone e meno buone, generose e non. Ognuno lascerà il segno nella sua vita ed ognuno gli resta nella mente per il ruolo che ha avuto nella sua formazione, volente o nolente.
I personaggi che entrano nella storia sono davvero tanti. Dei principali Dickens traccia i caratteri senza risparmiarsi. I capitoli sono ricchi di dialoghi, di descrizioni dettagliate, di narrazioni che in alcuni punti sono un tantino prolisse. Ma non potrebbe essere altrimenti, visto il linguaggio d'altri tempi.

Bello. A me è piaciuto molto. La voce della lettrice mi ha letteralmente cullata tanto da farmi commuovere in alcuni punti. Dickens è un gran narratore, fuori dal tempo nonostante sia vissuto così tanti anni fa ed abbia scritto così tanti anni fa. Minuzioso, delicato ed efficare: racconta di Davide con passione, con emozione e lo si sente.

Sono certa che se non avessi avuto l'opportunità di ascoltare l'audio libro non mi sarei mai lasciata coinvolgere da questa avventura: troppi capitoli sul libro cartaceo, troppo ingombrante e pesante da portare in borsa, caratteri troppo piccini per essere letti di sera, prima di andare a letto. L'audio libro mi ha offerto un'opportunità che sono contenta di aver colto al volo.

Nelle pagine iniziali dell'edizione cartacea l'autore propone una breve descrizione dei personaggi per aiutare il lettore a non perdersi. Spiega poi anche i tempi (limitandosi a dire che la storia ha inizio nel 18.. senza specificare oltre) ed i luoghi, per dare maggiore cognizione spazio-temporale alla storia.

Chi si avvicina ad una lettura di questo tipo, ad un classico così datato, deve aspettarsi un lessico diverso da quello moderno. Termini d'altri tempi, la narrazione di abitudini di altri tempi, modi di fare oramai dimenticati. Dickens descrive un mondo lontano che si tratteggia vividamente davanti agli occhi di chi si affeziona a quel ragazzino sfortunato di un tempo, fortunato dei tempi successivi, di successo alla fine. Un ragazzino che ha assunto anche delle sembianze vere e proprie nelle diverse interpretazioni cinematografiche proposte ma che io, a dire il vero, non ho ancora avuto il piacere di vedere.

Dickens mi ha permesso di immaginare i vari personaggi dando loro un volto, una personalità, anche una voce in diverse occasioni.
Mi ha permesso di soffrire con loro, di gioire con e per loro e non lo dimenticherò!

Se lo consiglio? Certo che si! Mi rammarico solamente di non averlo incontrato prima, questo Davide Copperfield.

Ps. i primi capitoli li ho ascoltati in macchina anche quando avevo i bambini con me e, seppur con degli intervalli dovuti al fatto che non sempre sono stati con me in macchina durante l'ascolto, si sono loro stessi incuriositi alle sorti di Davide ed hanno ascoltato con piacere pur, ne sono certa, non riuscendo ad afferrare il significato (ma arrivandoci, poi, seguendo il senso delle frasi) di diversi termini oramai sorpassati e a loro del tutto sconosciuti.
Ora se dico Davide... loro rispondono "...Copperfield, mamma!".

Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 5: un libro di almeno 400 pagine. 

E propongo questo bellissimo classico anche per il Venerdì del libro di oggi, al quale arrivo sul filo di lana per via dei tanti impegni che oggi mi hanno tenuta lontana dal pc. 

1 commento:

  1. pensa che io l'ho letto 20 anni fa e ancora ne conservo un certo ricordo! capolavoro sì, senza dubbio. avrei voglia di rileggerlo, questa volta in italiano e la traduzione davvero da la differenza.
    grazie della segnalazione, a presto!

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