venerdì 10 giugno 2016

Il viaggio di Ulisse (T. Monicelli) - Venerdì del libro

Nel 1980 le mie cuginette Barbara e Susanna mi regalarono l'edizione Giunti Marzocco. Di recente ad una bancarella mia figlia ha acquistato l'edizione più moderna, Giunti Junior: la storia è sempre quella, la storia del viaggio di Ulisse. Nell'edizione più vecchia sul titolo c'è l'apostrofo - Il viaggio d'Ulisse - che invece si modernizza nella versione recente diventando Il viaggio di Ulisse.

Più moderna è anche la presentazione. Dal sito della casa editrice:
Il lunghissimo ed emozionante viaggio dell'astuto Ulisse e dei suoi uomini, di ritorno dalla guerra, verso casa: Itaca. Un'impresa ''mitica''. Ma, si sa, stiamo parlando di tipi coraggiosi e piuttosto astuti. Nessun mostro monocolo, nessuna fascinosa sirena, nessuna maga bisbetica riuscirà a fermarli. E, alla fine, con l'aiuto di una principessa bambina ed una fata buona, anche gli ultimi ostacoli saranno brillantemente superati...
Una presentazione davvero moderna per parlare di un'opera che, seppur proposta in una versione adatta ai più giovani, è pur sempre, quanto narrato in uno dei più grandi poemi epici attribuiti all'opera di Omero.
E proprio ad Omero fa riferimento l'autore - Tomaso Monicelli - nel chiudere il suo racconto.
La storia di Ulisse, raccontata da lui stesso alla sua famiglia, fu tramandata di figlio in figlio, di generazione in generazione, di secolo in secolo, fino a giorni meno remoti a noi. La udì un vecchio poeta cantastorie che girava il mondo, e la portò per le campagne, i paesi, le città. Questo poeta era cieco e si chiamava Omero. 
Da Omero noi la togliemmo per raccontarvela. Vi è piaciuta? Se vi è piaciuta, tenetela bene a mente. E' il travagliato viaggio d'un uomo molto ingegnoso, che ha riempito dei suoi echi il mondo, e il cui ricordo si prolungherà sino alla consumazione dei secoli.
Così si conclude la storia del fiero Ulisse, re d'Itaca.
La sua storia è più che nota e non starò qui a raccontarla.
Ho riletto con piacere questo libro dopo tanti anni. Ricordo che fu una delle prime letture avventurose che lessi da ragazzina. Ora, a distanza di anni, l'ho letta con un diverso spirito critico e, soprattutto, lontano dagli obblighi scolastici che rendono sempre la lettura meno piacevole.

Al di là dei dettagli sulla storia quel che ho notato è stato un uso della punteggiatura che lascia un po' a desiderare. Sono andata a riprendere il vecchio libro per vedere se il testo fosse lo stesso identico oppure no. E' lo stesso identico, con gli stessi errori (io li considero tali) che, onestamente, a distanza di anni e nel tentativo di rendere appetibile un libro di questo tipo anche con un formato più moderno ed una copertina più moderna, avrei preferito non trovare.
Tutti entrarono, in gruppo, nella splendida casa di Circe tutti meno uno: Euricloco: che, temendo un inganno, restò fuori a spiare.
Chiunque tu sia, Dio o uomo mortale, levati dalla cenere e siedi, come siedono gli eccelsi cittadini faecesi, su una sedia di legno prezioso, E voi, ancelle, portategli cibi e bevande che egli ceni e si ristori.
Sono dettagli, ok. Ma stonano proprio.
Magari all'epoca venne scritto così, ma se si ripropone una nuova edizione, magari, alcuni passaggi si potrebbero rivedere se non altro in merito all'uso della punteggiatura. Non dico di cambiare le frasi, questo no, ma la maiuscola dopo la virgola se non è un nome proprio l'avrei evitata, almeno!
Magari è stata una scelta editoriale, quella di fare copia e incolla del testo senza andare troppo per il sottile. A me resta un po' d'amaro in bocca per questo.
Non per l'avventura, non mi riferisco ai contenuti, sia chiaro!

Con questo libro - che propongo per il Venerdì del libro di oggi - partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 5: un libro sulla cui cover sia raffigurato un mezzo di trasporto. In entrambe le edizioni compare una nave: nella più vecchia è raffigurato Ulisse in primo piano a bordo di una imbarcazione di legno, nella più recente la nave di Ulisse è alle prese con la furia del mare e con Scilla e Cariddi.

2 commenti:

  1. Noi abbiamo una edizione per i piccolissimi con i disegni di Tony Wolf e i nomi greci originali ( a me non piace molto l'uso dei nomi latini, preferisco mantenermi sul classico) di cui vorrei parlare un venerdì perché il ricciolino ne è entusiasta.
    Anche per me quelli che hai segnalato sono errori veri e propri!

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    1. Ultimamente ho notato che anche mia figlia, nel leggere i suoi libri, fa molta attenzione agli errori... sarà un vizio di famiglia? Bho! ;-)

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