lunedì 12 settembre 2016

Leonardo e l'enigma di un sorriso (J. Carioli)

Non è un bambino come tanti, Leonardo. E' un bambino destinato a diventare il grande Leonardo: Leonardo Da Vinci. Lui, però, ancora non lo sa così come non lo sanno coloro che gli sono accanto.

Nella storia narrata nel libro Leonardo e l'enigma di un sorriso, di Janna Carioli, il ragazzino è alle prese con scelte importanti e non sa ancora, con esattezza, cosa ama fare e che cosa vuole diventare. 
Dopo Matilde di Canossa, ho cercato un altro libro della collana Sì, io sono, Lapis edizioni che propone le storie di personaggi famosi quando ancora famosi non erano.

Leonardo è un bambino curioso e che cova un grande talento. Un talento del quale non è ancora del tutto consapevole ma che sta fiorendo in lui: gli basta prendere un carboncino in mano ed un foglio bianco per dare vita a ritratti che sembrano il frutto di un artista navigato. Un talento che gli aprirà le porte di una delle più prestigiose botteghe di Firenze, quella di tal Andrea del Verrocchio che gli trasmetterà il suo sapere e lo aiuterà a fare chiarezza in se, per meglio capire quale strada intende percorrere. Una bottaga prestigiosa, all'epoca a Firenze, fucina di veri talenti quali un certo Botticelli, un certo Perugino, Domenico Ghirlandaio. Tutti ragazzini all'epoca, grandi artisti nel futuro. La bottega del Verrocchio era al servizio dei De' Medici e ciò la dice lunga sul fatto che fosse la più prestigiosa di Firenze.

La storia di Leonardo bambino è romanzata ma con riferimento a personaggi reali, della sua vera vita. Sua madre Caterina, suo padre Ser Piero, suo zio Francesco ed ancora i vari artisti che hanno condiviso con lui gioie e dolori dell'apprendistato.

Viene descritto come un ragazzino sveglio, che soffre per le vicende della sua famiglia: è figlio di Ser Piero notaio in Firenze e di Caterina, una contadina che però non è spostata con suo padre. Lui aspetta un altro figlio da un'altra donna, sua moglie, ed è quell'erede legittimo che aspetta. Una disgrazia, però, porterà via sia il neonato che la sua mamma per cui Leonardo resterà l'unico pupillo di Ser Piero che, suo malgrado, inizia a vedere in quel ragazzo qualche cosa di buono. 
Ecco l'avvio ad un mestiere e l'avvio di quella che sarà una fulgida carriera.

Come avvenuto per l'altro libro di questa collana che ho letto, ho apprezzato molto lo stile di scrittura e la volontà di far conoscere ai lettori più giovani - è consigliato dai dieci anni - personaggi che poi saranno qualcuno nella storia. 

L'unico appunto: mi aspettavo qualche riferimento in più alla Gioconda. Quel sorriso a cui si fa riferimento nel titolo compare solo nelle ultime righe e nel libro si parla di altro. 

Lo consiglio caldamente per lettori curiosi, per ragazzini che vogliano conoscere personaggi famosi scoprendo che anche loro hanno avuto un'infanzia, e non sempre felice o semplice - a dire il vero - come il loro successo futuro può far pensare.
Cercherò altri libri di questa collana che, pur non essendo pensata per lettori maturi, sta catturando parecchio anche me che ragazzina non lo sono più da un po'.

Questa lettura mi permette di partecipare alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 1: libro scritto da un'autrice.

1 commento: