mercoledì 18 gennaio 2017

Percy Jackson & gli Dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri (R. Riordan)

E' passato un sacco di tempo da quando ho letto il primo volume della saga Percy Jackson & gli Dei dell'Olimpo e, nel frattempo, ho anche avuto occasione di vedere i due film che sono stati proposti in tv per Il ladro di fulmini e Il mare di mostri.

Ho affrontato questa lettura, dunque, conoscendo la storia proprio perchè avevo seguito le avventure di Percy in tv. Questo non mi ha impedito di apprezzarne la lettura e di godere in modo diverso della narrazione: gli effetti speciali proposti in tv - quando si parla di onde del mare che si innalzano, buchi neri su cui sprofondare, scudi che compaiono all'improvviso e scintille a volontà quando cozzano con una spada - rendono in modo immediato ciò che, invece, le descrizioni di Riordan rendono alla perfezione con le parole. 

La storia di Percy è un'avventura che non finirà qui. Per chi non lo conoscesse, Percy è un Mezzosangue: figlio di un Dio dell'Olimpo e di una donna mortale. Nella precedente avventura è venuto a sapere delle sue origini per cui ora sa di essere il figlio del Dio del Mare. Questa volta l'avventura si apre con un'altra rivelazione. Non solo è figlio di sua madre e di Poseidone ma ha anche un fratellastro. Un fratellastro molto particolare visto che è un ciclope. Tyson è il suo nome e fino a quel momento non lo ha mai notato più di tanto: è un suo compagno di classe ma non ha visto mai niente di particolare in lui se non fosse per un aspetto un po' bruttino. Nessuno ha mai notato che avesse un solo occhio, nemmeno Percy. Fino a che non ha inizio questa nuova avventura e si rende conto che è un Mezzosangue pure lui.

Già il sottotitolo - Il Mare di Mostri - lascia ben intendere con cosa si trova a che fare il nostro eroe. Questa volta il Campo Mezzosangue (luogo in cui i semidei come lui devono passare l'estate) è in pericolo: l'alberto che lo protegge sta morendo, è stato avvelenato. Eco, dunque, che Percy verrà coinvolto nella ricerca dell'unico rimedio che può evitare il peggio: trovare il Vello d'Oro e portarlo ai piedi dell'albero. Il Vello d'Oro ha il potere di guarire e nel luogo in cui si trova, l'isola di Polifemo, ha reso l'ambiente più lussureggiante e decisamente più bello di quanto non lo era senza.

Percy torna con le sue caratteristiche di sempre: un ragazzo che non disdegna il pericolo, pronto a fare la sua parte ed anche di buon cuore. L'iniziale shock che prova quando viene a sapere del suo legame di sangue con Tyson lascia presto spazio ad un sentimento diverso che maturerà durante l'avventura.
A coinvolgere Percy nella ricerca del Vello d'Oro è Annabeth, battagliera più che mai ma la missione non viene affidata a loro due. Le cose al Campo Mezzosangue sono cambiate dall'ultima volta in cui Percy ci è stato ed ora la missione viene affidata a Clarisse, figlia di Ares. Percy ed i suoi, comunque, avranno un ruolo determinante in parallelo a lei. 

La storia è di fantasia ed è ricca di richiami - non potrebbe essere altrimenti - alla mitologia greca. Il finale riserva una sorpresa e ci sono diverse vicende che lasciano aperta la porta per il prosieguo. 

Le figure femminili mi sono piaciute molto: sia Annabeth, con il suo cappellino dell'invisibilità che la stessa Clarisse, figlia di Ares. E' una nemica di Percy, in linea di principio, ma in questa avventura  qualche cosa cambia. Entrambe sono figure forti, coraggiose, pronte a tutto per raggiungere i loro obiettivi. In particolare stavolta Clarisse ha qualche cosa da dimostrare ai piani alti.

Non mancherà Groover, il satiro che in questa avventura si trova sotto mentite spoglie al cospetto di Polifemo. Due parole per Tyson: nel libro viene descritto come un ragazzone un po' tonto ma nel film - anche se un po' tonto lo è comunque - non è così mostruoso come le descrizioni del libro potrebbero far pensare. E' comunque un personaggio positivo nel libro: è un buono, inizialmente Percy fa fatica ad accettarlo come fratello ma lui non ci fa caso. Sa discernere ciò che è bene da ciò che è male anche se tutti lo considerano un po' tontolone e sarà importante ai fini della missione. Un po' tonto, magari, ma sicuramente coraggioso e pronto a difendere le persone che ama. E' senza dubbio il personaggio che mi ha intenerita più di tutti.

Anche se ci ho messo un bel po' a riprendere in mano le avventure di Percy, ribadisco che si tratta di un fantasy che non mi dispiace affatto. Torno a precisarlo, dopo averlo detto nell'altre recensione del primo volume, perchè il fantasy non è un genere che amo ma con lui ho trovato il feeling necessario per farmi ricredere.

Con questa lettura rispondo al secondo obiettivo che mi è stato affidato dal terzo giro di ruota della  challenge La ruota delle letture. 
  
Mi è stato chiesto di leggere un libro recensito sul blog La biblioteca di Eliza nel 2016. Questo libro è stato recensito nel mese di agosto del 2016.

Ps. gli effetti speciali del film saranno pure efficaci, ma io ho preferito leggere il libro. 

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