lunedì 25 settembre 2017

Hamburger & Miracoli sulle rive di Shell Beach (F. Flagg)



Se avessi dovuto giudicare dalla copertina non avrei mai scelto il libro Hamburger & miracoli sulle rive di Shell Beach di Fannie Flagg. Pur avendo apprezzato l’autrice in passato, l’orrenda copertina proposta dall’edizione Bompiani che ho trovato in biblioteca mi avrebbe senza dubbio indotta a passare ad altro se non fosse per la Challenge a cui partecipo, la Ruota delle Letture, per la quale avrei dovuto leggere un libro di questa autrice. E quello con l’hamburger in copertina era l’unico disponibile in biblioteca in questo periodo!

Stendendo un velo pietoso sulla copertina, dunque, ho iniziato la lettura.

Una bambina racconta, in un vero e proprio diario, le sue giornate. Poche pagine ed ho pensato che sarei morta dalla noi. Tanti i personaggi introdotti, racconti che cambiavano contesto da una riga all’altra e tanti argomenti introdotti quasi senza un senso logico. Noia, di sicuro!

E invece no! La protagonista ha undici anni quando inizia a scrivere il suo diario e buona parte del libro riguarda il suo undicesimo anno di vita: scrive come una undicenne anche se racconta cose che, a volte, mi sembrano poco adatte ad una bambina della sua età come, per esempio, il fatto di bere birra ed essere una vera intenditrice di questo tipo di bevande. Poi si scopre che suo padre è un gran bevitore (sempre sbronzo, così lo definisce sua figlia) e che le birre sono il minimo sindacale che entra in casa sua… 

Daisy Fay, questo il suo nome, racconta con semplicità la vita degli anni ’50 in un angolo d’America sconosciuto ai più, nel profondo Sud degli Stati Uniti, nello stato del Mississippi. Shell Beach, questa è la località dove la bambina si trova a vivere con genitori che litigano di continuo fino a prendere due diverse strade. La sua, quella di Daisy Fay, è legata a doppio filo con suo padre “…perché ha bisogno di me”.

Daisy Fay, con l’ingenuità della sua età, diverte il lettore e propone una varietà di personaggi che dipingono un quadro piuttosto colorito. E’ una ragazzina curiosa, pronta a scattare per un nonnulla, con dei sogni ben precisi in mente. Tiene un diario in cui scrive di tutto e di tutti. E non ha filtri nel raccontare ciò che capita a lei e alle persone che le gravitano attorno. Daisy Fay diventa adolescente e arriva a due passi dal matrimonio: cresce e con lei crescono e prendono strade nuove anche i personaggi di cui racconta. Quello che descrive è lo spaccato di un’epoca in una zona in cui vive gente fuori dalle righe, un po’ pazzerella e lunatica. Daisy Fay non si lascia spaventare dai tanti personaggi stravaganti che ha attorno. Anzi, lei riesce ad esserlo ancora più degli altri e riesce a lasciare il segno.

Lettura ironica e divertente che, a differenza di quanto immaginato all’inizio, non mi ha affatto annoiata. 

Il personaggio che più mi è piaciuto (troppo scontato amare la protagonista) è quello di Jimmy: si è portato nella tomba un amore mai palesato ma che, da tanti particolari, si comprende chiaramente. Forse lo comprendono tutti tranne che la destinataria di tale sentimento.

E poi il padre di Daisy Fay è un personaggio che non passa inosservato. Ha dei problemi con la bottiglia, è vero, ma ha anche un cuore grande. E' anche lui un po' pazzerello tanto che, ad un certo punto, qualcuno dice qualcosa del genere: ...la ragazzina non avrebbe potuto essere diversa, visto il padre! Insomma, un personaggio particolare, con idee fuori dalle righe ma che sempre è stato vicino a sua figlia, anche quando lei può aver pensato che non fosse così!

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